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L'amianto, dove si trova, perch? ? dannoso, come smaltirlo

amianto1Nelle case, negli anni passati l’amianto ? stato utilizzato principalmente nelle tubazioni di scarico dei bagni o dei pluviali, cassoni dell’acqua generalmente presenti nelle soffitte o cantine, canne fumarie, cappe delle cucine, lastre ondulate o tegole utilizzate prettamente per tettoie, garage, capanne, tetti. In maniera pi? rara un’altro utilizzo veniva fatto con delle lastre poste dietro i caloriferi. Queste in linea di massima sono le principali forme di utilizzo anche in base a i nostri interventi quotidiani di rimozione. Ci? non toglie che si possa in maniera minore trovarlo anche in altri manufatti.

La pericolosit? sta nell’usura, bandito in maniera definitiva nel 1992, ad oggi come minimo il manufatto avrebbe venti anni. Trascorsi cos? tanti anni e con l’aggravarsi dell’inquinamento atmosferico sono sorti i primi problemi relativamente a questo tipo di manufatti. Infatti le piogge tendono a disgregare la matrice cementizia dell’impasto cemento-amianto, la sua continua erosione aumenta la porosit? delle lastre e le fibre d’amianto, prima ben inglobate nel cemento, si disperdono nell’ambiente diventando ben presto una minaccia per la salute dell’uomo.

Principalmente ? dannoso se inalato. Le sue fibre sono talmente sottili che l’organismo non riesce a smaltilrle depositandosi, all’interno del nostro organismo anche per venti o quaranta anni, negli alveoli polmonari dando in molti casi sfogo a varie forme di tumore dell’apparato respiratorio.

Come descritto sopra in linea generale questi sono i principali manufatti prodotti in eternit o amianto, ma in caso di dubbio si possono eseguire delle analisi chimiche fatte da laboratori specializzati con cui noi collaboriamo. Oppure tramite ditte specializzate in rimozione e smaltimento che attraverso la propria esperienza sapranno accertare e indicare gli eventuali interventi da adottare.

amianto2Se si ha l’intenzione di fare qualsiasi intervento, la miglior cosa ? chiamare una ditta specializzata in rimozione e smaltimento amianto che sapr? indicarvi le migliori soluzioni da adottare. Altrimenti contattare l’ASL del proprio comune per comunicare la sua presenza. Poi la ASL vi fornir? tutti i chiarimenti in merito.

I proprietari degli immobili hanno l’obbligo di comunicare alla propria ASL competente i dati relativi alla presenza di amianto, come stabilito dall?articolo 12 comma 5 della legge 257/92. L ?ASL a questo punto provveder? al censimento e alla valutazione del rischio che consiste nell’individuare?la pericolosit? del manufatto e di valutarne il rischio di deterioramento.

I proprietari degli immobili hanno l’obbligo di comunicare alla propria ASL competente i dati relativi alla presenza di amianto, come stabilito dall?articolo 12 comma 5 della legge 257/92. L ?ASL a questo punto provveder? al censimento e alla valutazione del rischio che consiste nell’individuare?la pericolosit? del manufatto e di valutarne il rischio di deterioramento.

I manufatti di amianto compatto, definiti anche a matrice compatta, sono quei prodotti che sono formati da una matrice solida e stabile che pu? essere il cemento o il vinile, mescolati ad una parte di fibre di amianto (Cemento-amianto, vinil-amianto). Generalmente ? stato riscontrato una percentuale dell’80%/90% di cemento e un 10%/12% circa di fibre di amianto. L’amianto a matrice compatta ? ritenuto meno pericoloso rispetto all’amianto friabile perch? le sue fibre sono legate in maniera pi? stabile e per la sua minore percentuale di amianto. Appartengono a questo gruppo materiali come le lastre, cassoni dell’acqua, tubi, canne fumarie, ecc.

amianto3Sono definiti friabili tutti i materiali che possono essere facilmente sbriciolati o ridotti in polvere con la semplice pressione delle dita, costituiti da una percentuale molto alta di fibre di amianto il 90% o 95% e una parte minima di legante. Veniva utilizzato principalmente come isolante termico per tubi, caldaie, frigoriferi, ecc., nel settore dei trasporti per la coibentazione di carrozze ferroviarie, navi, autobus, ecc. Questa sua caratteristica lo rende estremamente nocivo per l’uomo e le procedure per il sua smaltimento diventano molto pi? complesse.

Non ci sono costi fissi a parte le spese per le pratiche all’ASL e il trasporto, perch? ogni lavoro ha le sue difficolt? che vanno valutate caso per caso. La valutazione sar? effettuata anche in base alla quantit? e alla tipologia dei manufatti che siano esse lastre, cassoni, tubi o canne fumarie, perch? il costo per il conferimento in discarica ? differente.

Generalmente viene prima conferito ad una discarica autorizzata a ricevere tali materiali gi? inertizzati e confezionati, la stessa si occuper? di spedire tale materiale ad un altra discarica che in maniera defininitiva si occuper? al sotterramento in siti autorizzati. L’amianto non pu? essere recuperato ma solo smaltito. Generalmente il prezzo diminuisce in proporzione alla quantit?.

Parlando di lastre di eternit, quelle ondulate per capirsi, in condizioni asciutte e piuttosto pulite non con troppi licheni o terra, hanno un peso approssimativo di 15kg al mq.

Alcuni comuni in diverse regioni accettano anche piccole quantit? di manufatti purch? chi lo smaltisce sia il proprietario dell’immobile, per questo servizio conviene contattare le ASL della propria zona per verificare la disponibilit? di tale servizio. Altrimenti fino ad un quantitativo massimo di 900 kg, sempre, il proprietario dell’immobile pu? fare un’autocertificazione che spedir? per fax a noi che provvederemo ad avvisare l’ASL e fissare il ritiro del manufatto. I materiali dovranno essere appositamente incapsulati e confezionati. Per chiarimenti chiamateci

amianto4La cosa ? complessa e diversa da regione a regione. Dal 1? gennaio 2012, la detrazione fiscale del 36% sulle ristrutturazioni edilizie non ha pi? scadenza. I lavori per i quali spetta l?agevolazione fiscale del 36% sono nel caso specifico gli interventi di bonifica dell’amianto (dell?articolo 3 del Dpr 380/2001, tutte le agevolazioni). Sulle prestazioni di servizi relativi a interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria, realizzati su immobili residenziali, ? previsto un regime agevolato, che consiste nell?applicazione dell?Iva ridotta al 10%. Con il decreto salva Italia ? stata prevista anche la proroga della detrazione del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici fino al 31 dicembre 2012. Nel caso specifico dell’amianto gli incentivi riguardano la sostituzione del manto di copertura con uno nuovo e con un alto isolamento termico, oppure con l’installazione di impianti fotovoltaici. Qui la scelta diventa difficile e personale dato le innumerevoli proposte sul mercato. Esiste anche l progetto “Eternit Free” ideato da Legambiente e AzzeroCO2 che prevede la sostituzione di tetti in eternit con pannelli fotovoltaici. Sul loro sito www.azzeroco2.com potete trovare l’elenco di tutte le regioni che vi hanno aderito.